LA STORIA DELLO JUTIFICIO DI PIAZZOLA SUL BRENTA (PD)

Lo stabilimento per la finitura e la tessitura della juta, nasce nel 1890.

La juta arrivava da Calcutta attraverso il porto di Venezia.

A Piazzola sul Brenta, attorno a villa Contarini, il Conte Paolo Contarini, creò il Polo industriale più vasto della provincia di Padova, con stabilimenti tessili, fornaci, fabbriche di concimi, centrali elettriche.

Durante la Prima Guerra Mondiale, per lo Jutificio si apre un periodo d’oro, in quanto l’Esercito richiede un gran numero di sacchi di juta da utilizzare per la costruzione delle trincee. Lo stabilimento viene continuamente ampliato e portato ad inglobare anche la zona a nord della roggia Contarini fino a via Dei Carrara, adiacente alla Filanda.

Agli inizi degli anni ‘20 il Conte Paolo Camerini dà lavoro in paese a più di 4.000 operai, 2/3 dei quali donne, con piena occupazione, e Piazzola è il centro industriale più importante della provincia di Padova, con numerose case coloniche operaie che rispecchiano il benessere, l’agiatezza e la tranquillità.

Il paese si regge “come una grande azienda familiare dove l’azione della complessa amministrazione segue amorevolmente i singoli individui nei loro primi bisogni”.

La Juta arrivava da Calcutta attraverso il porto di Venezia

Tra la fine dell’Ottocento ed il primo decennio del XX secolo, i fusi della filatura passarono da 1000 ad oltre 2400 e i telai della tessitura dagli iniziali 40 a 144, nel 1926.

Dopo un breve periodo di chiusura, l’attività riprese nel 1935 per proseguire, con progressive riduzioni di personale, fino alla dismissione definitiva dello jutificio, sopraggiunta nel 1978.

Durante gli anni successivi il complesso di edifici rimase chiuso e abbandonato, come un grande relitto inaccessibile nel cuore del tessuto insediativo della cittadina veneta.

Lo stabilimento occupa attualmente un intero isolato di forma quadrata, tagliato trasversalmente da una roggia: un canale che forniva in passato l’approvvigionamento idrico necessario per le attività industriali.

Oggi completamente ristrutturato, offre negozi, appartamenti e una grande sala per eventi, concerti e fiere.

La Iuta è uno dei tessuti più robusti e rispettosi dell'ambiente.

La juta è una fibra tessile vegetale 100% biodegradabile e non può essere attaccata da funghi o muffe.

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